"Con affetto, tieni duro, vedrai passerà"

22.09.2023
Di Emilio Tringali. SBIRROMAFIA
Il passato dei simboli offusca il presente, raccontato con improbabili verità da ambigue eminenze potenziate. "Spero che Antonello possa dimostrare la verità ..." e "Con affetto, tieni duro, vedrai passerà" ... la tonaca e la toga, i due cavalieri neri del sistema. L'affare della legalità, la mente collettiva narcotizzata e resa, così, libera, dentro un inganno. La verità propagandata gira a sinistra, quella processuale a destra. La prima ha i tempi brevi degli spot, degli slogan, la seconda rallenta verso le prescrizioni e gli aggiustamenti. L'inazione è la regola, gattopardesca, del sistema. A mano a mano, mentre gli eroi si consumano coi loro resti, diventando nomi vaghi e immaginette, il fascino del potere lercio, mai sopito, riconquista la scena. I cannoli di Totò e gli arancini di Andrea stanno sulla stessa tavola. Si mangia e si benedice il pane saraceno, che l'acqua di fogna dell'impasto il forno rovente purifica.

Di Mario Ravidà. Ieri ho avuto uno sfogo, incomprensibile per chi non conosce profondamente i fatti di questo paese e le umane partecipazioni Istituzionali in oscure trame che hanno "distinto" questa Nazione e che poi, nei casi piu' gravi, dove le organizzazioni segrete sono state a rischio di essere scoperte o vi era una possibilita' di disvelarne i retroscena dei loro "interessi", sono intervenuti killer di stato, forse anche con partecipazioni di stessi appartenenti alle Istituzioni, che hanno definito omicidi e stragi affinche' non si potesse giungere alla verita' relativa a quanto realmente esistente.

La cosa che ritengo assai grave e che non mi da pace, sono stati i depistaggi, le omissioni e i ritardi sulle indagini da effettuare che, in larga parte, non sono state effettuate, proprio da parte di quegli organi Giudiziari e investigativi che hanno contribuito cosi' al non emergere della verita' e successiva giustizia che potesse condannare i colpevoli e i complici di Stato.

I Giudici che hanno scritto le motivazioni delle presunta loggia segreta denominata "ungheria" hanno archiviato, ritenendo che non esistessero elementi per dimostrare l'esistenza di tale loggia "segreta" a larga partecipazioni di alte sfere della Magistratura e con la partecipazione di alcuni di quei Magistrati, come Tinebra, che sono stati "interessati" alla vicende stragiste e omicidiarie perche' Procuratori capo di quel Tribunale dove andavano a finire le attivita' relative alle stragi, di presunta mafia, avvenute a Palermo.

In tali motivazioni di archiviazione, gli stessi Magistrati, scrivono che per i singoli episodi che emergono in tali indagini, che hanno portato all'archiviazione, si rimandano i dovuti approfondimenti alle Procure che hanno in essere attivita' che possono portare ad ulteriori indagini che possono approfondire i singoli episodi.

Cioe': io archivio le indagini riguardanti la loggia "Ungheria" in quanto non esistente, ma altri verifichino se quanto emerso per singoli episodi sia vero o meno.

Qualsiasi lettore che legge questa archiviazione, si potra' rendere conto che esistono gia', in questo decreto di archiviazione, elementi di riscontro a quanto dichiarato dall'Avvocato Amara che ha attestato, nelle sue dichiarazioni, l'esistenza della "loggia ungheria".

In queste pagine, che riporto sotto, c'e' la parte che riguarda l'omicidio di Ilardo Luigi e gli interessi di questi uomini che si dichiaravano "Liberali e garantisti" e lascio al lettore il suo giudizio; tenendo presente quanto sopra scritto...!...

ARCHIVIAZIONE DELLA LOGGIA UNGHERIA: IL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA ILARDO UCCISO DALLA 'MAFIA DI STATO' PER GARANTIRE ALTRI UNDICI ANNI DI LATITANZA AL CAPOMAFIA DELLA SICILIA BERNARDO PROVENZANO